di Letterio Licordari*
Il terrorismo mediatico è diffusissimo, purtroppo. Uno sport nazionale che coinvolge professionisti e dilettanti. I social hanno notevolmente contribuito alla diffusione di questo

virus che colpisce cervello e…pancia. Si, perché quando si ragiona, o meglio, si induce a ragionare di pancia, si fa presa sulla gente. Naturalmente, il terrorismo mediatico è “bipartisan” (per una sorta di “par condicio”…), ma negli ultimi tempi, oltre al tiramolla (cinico) sul covid (apertura si, apertura no, alla Elio e le storie tese…) e alla gravità
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